Carlo è uno come voi, un ragazzo normale, che ha vissuto in maniera straordinaria la sua fede. È un ragazzo come tutti, simpatico, intelligente, generoso, che ha fatto delle scelte straordinarie.
Domenica 7 settembre, in piazza san Pietro a Roma, papa Leone XIV lo proclama santo, assieme a un altro giovane Pier Giorgio Frassati. Un appuntamento atteso e seguito in tutto il mondo.
Ci aiuta il libro di Giancarlo Paris, Carlo Acutis. Il discepolo prediletto, Edizioni Messaggero Padova (2024 seconda edizione) a ricostruire la breve, ma intensissima, vita di questo ragazzo lombardo.
Carlo nasce il 3 maggio del 1991 a Londra dove i suoi genitori si erano trasferiti per lavoro, è un bambino precocissimo che mette subito Gesù al centro della sua vita. Vuole ricevere la prima comunione un anno prima del previsto e portare l’Eucarestia al mondo è una delle sue maggiori preoccupazioni. Quando riceve il sacramento della cresima si sente come avvolto da un mantello e dotato di una forza misteriosa, lo spiega al suo amico Rajesh, che da induista decide di farsi battezzare cristiano proprio grazie a lui.
Carlo è “naturalmente” credente, chiede alla mamma di andare a salutare Gesù nelle chiese, raccoglie fiori per la Madonna e contagia… È un trascinatore convinto e si serve anche di internet dato che è appassionato di informatica. Fa pagine web, giornalini scolastici e della parrocchia, prepara una mostra ricchissima sui miracoli eucaristici, cioè tutti quei casi in cui si palesa la presenza di Gesù nel pane e nel vino. Giovanissimo fa il catechista per 5 anni e vuole creare un sito internet per la catechesi.
Mamma Antonia lo porta da piccolo a visitare la Basilica di sant’Antonio a Padova e la predilezione per Antonio e Francesco, due santi francescani, i “santi del cuore”, è evidente fino alla fine. Predice in anticipo la sua morte e chiede di essere sepolto ad Assisi. Dopo la sua morte, il 12 ottobre 2006, a soli 15 anni per una leucemia, la sua fama si spande nel mondo, inarrestabile. In moltissimi vanno a trovarlo ad Assisi e da tutto il mondo arrivano alla famiglia testimonianze di affetto e anche di fatti prodigiosi.