Manca un’ultima statuina nel presepe!

 

L’articolo della rubrica Incredibile di dicembre è tutto dedicato ai personaggi che affollano il presepe. Ci siamo accorto che ne manca uno, forse il più importante… Siamo nella notte di Natale e Gesù è appena nato nella sua grotta. I pastori, avvertiti dagli Angeli che è nato un Re, si sono incamminati per onorarlo e portare i loro doni. Tutti offrono qualcosa, tranne un piccolo pastorello che è il più povero di tutti. È solo, non ha nessuno e nella vita si arrangia suonando il tamburo per le strade, vestito di stracci. Eppure anche lui vuole onorare il Re appena nato, così povero da essere deposto in una mangiatoia. Gesù è in braccio alla sua mamma, piange per il freddo anche se un bue ed un asino lo riscaldano col loro fiato: questa scena di dolcezza e nel contempo di estrema povertà commuove il bimbo, che vorrebbe offrire un po’ di conforto al neonato. Guarda nelle sue tasche, ma non ha proprio nulla da regalargli, tranne il suo tamburo (aveva un agnellino, ma gli è stato ucciso dai soldati romani). Così, fattosi coraggio, il pastorello si avvicina alla grotta e comincia a suonare per distrarre il piccolo Re che subito si zittisce, mette il ditino in bocca e guarda ad occhioni spalancati il pastorello che gli sta cantando, a suo modo, una ninna nanna. Infine si addormenta. Maria sorride, benedice il piccolo suonatore e lo ricompensa con un grande regalo: egli sarà per sempre la figurina del Presepe più vicina a Gesù e il suono del suo tamburo ricorderà agli uomini che non c’è dono più grande che quello dell’Amore.

Pensate che qualcuno ha persino immaginato che la storiella sia stata inventata niente di meno che da san Francesco in persona, e inserita nelle sue Sacre Rappresentazioni nella settimana di Festa che precedeva la Natività. Perché no? Del resto lui era “esperto” di presepi…

Fra Simplicio