Vocazione

Caro fra Simplicio, è da quando sono piccola che mi chiedo come avvenga una vocazione. Insomma, ho sempre letto di eventi straordinari, come la caduta da cavallo di San Paolo, che rimane accecato da una luce intensa, o come la conversione improvvisa di San Francesco… ma a tutti gli altri cosa accade? Come si riesce a capire quale è la propria strada? Io ad esempio amo il signore con tutta me stessa, ma ho sempre avuto la prospettiva di formare una famiglia, di innamorarmi…Chiedo tutto questo a te perché so che forse, avendo vissuto in prima persona questa esperienza, potresti chiarire i miei dubbi. Grazie per tutte le attenzioni e per le riposte dolci e sincere che ci dedichi sempre.

Elena, 15 anni

Carissima Elena, grazie per la tua domanda e per i tuoi ben più profondi interrogativi sulla vita e sulle scelte grandi dell’esistenza. Prima di tutto dobbiamo dire che la “vocazione”, cioè la chiamata del Signore, non ha mai un solo modo preconfezionato di presentarsi. E nemmeno nei casi a cui accennavi, cioè san Paolo o san Francesco, è stata semplicemente questione di un momento, di un fulmine che ha illuminato tutto. Può essere così, in alcuni casi la conversione, cioè il momento in cui si aprono gli occhi di chi non vedeva la presenza di Dio, ma comunque poi il cammino della vita richiede scelte personali e non solo la luce da parte di Dio. Voglio dire, dunque, che normalmente la chiamata del Signore la si “sente” o la si “scopre” all’interno del tessuto delle situazioni quotidiane, dei desideri e delle passioni che piano piano trovi in te, e soprattutto nelle scelte che compi consapevolmente per realizzare quello che senti essere l’attrazione più grande della tua vita. I segni straordinari sono in realtà molto più semplici e ordinari: ma parlano a colui o colei a cui sono diretti. Spesso alla tua età la confusione o l’incertezza sono molto presenti: non è strano. Per questo però c’è bisogno di una persona più grande e con più esperienza spirituale, che, conoscendoti, possa aiutarti e orientarsi a fare le scelte che sono più giuste per te. Avere un “accompagnatore spirituale” nel cammino della scelta di vita è davvero fondamentale. Anche i grandi santi ne hanno sempre avuto bisogno, perché “la voce di Dio passa attraverso la voce delle persone che proprio lui ti mette accanto. Ma alla fine sei tu che devi rispondere, dopo aver percepito l’invito di Dio che avrai colto dalle esperienze fatte e dalla consapevolezza conquistata. L’importante è essere sempre sincera con te stessa, non seguendo la strada più facile, ma quella che davvero senti essere fatta apposta per te, anche se è faticosa o chiede scelte impegnative. Soprattutto abbi pazienza con te stessa e non aver eccessiva fretta e coltiva nella preghiera il tuo dialogo con il Signore, che poi ti risponderà nella vita di ogni giorno e nelle parole dei persone che stacco accanto a te. Un carissimo saluto e un ricordo.

fra Simplicio

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