Sicuramente avete già fatto in casa il vostro presepio. Quello in Basilica di sant’Antonio a Padova è visitabile fino al 2 febbraio, dalle ore 7.00 alle ore 19.00.
Il presepe di quest’anno ricorda il Borgo contadino di Fagagna, un comune italiano di 6.000 abitanti in Friuli-Venezia Giulia tra i Borghi più belli d’Italia. Si chiama così perché un tempo l’intera zona era coperta da rigogliosi boschi, in particolare da alberi di faggio, in latino “fagus”.
Con le statue e le scenografie realizzate dai presepisti di San Daniele del Friuli, allestito e curato in Basilica del Santo da Nicolò Celegato, fra Giambo Scalabrin e dai presepisti dell’Arcella, il presepe presenta la vita quotidiana e il lavoro di contadini e artigiani nella prima metà del Novecento. La casa con il tetto in paglia, l’aia, la stalla, il granaio, il campanile, la piazza con il pozzo e tutta la parte di destra, fanno parte del museo contadino.
Tutto è vivo e funzionante, gli animali si muovono placidi, gli artigiani svolgono mestieri ormai superati e Gesù nasce senza nemmeno una capanna in cui ripararsi, simbolo delle tante famiglie che, nel mondo oggi, a causa di guerre e povertà non hanno più casa né patria.

