BOOMDABASH I valori genuini e un sogno cambiano la vita

 

 

I Boomdabash sono i re delle nostre estati in musica, ci fanno cantare, ballare e sudare, ci fanno divertire insieme e senza alcuna distanza tra di noi. Sebbene tutto questo manchi a noi e a loro, con i loro brani più nuovi abbiamo avuto l’occasione di conoscere altre sfaccettature dei quattro musicisti pugliesi.

L’album più recente della band salentina è una raccolta di inediti e grandi successi che ripercorre i 15 anni di carriera del gruppo. Loro, di solito, lanciano canzoni che diventano tormentoni estivi, anche perché propongono ritmi molto vicini a quelli della Giamaica, fondamentalmente reggae che poi, nel corso degli anni, hanno contaminato con altre sonorità; invece, cosa inusuale, con il brano Don’t worry sono riusciti a lasciare il segno anche nelle classifiche del periodo natalizio. Sarà stata la forza di questo inno alla speranza, che ci invita a trovare dentro di noi la forza per superare le difficoltà quotidiane. La canzone è contenuta nella raccolta Don’t worry (Best Of 2005-2020): dentro troviamo canzoni come Mambo salentino, Karaoke, Non ti dico no. «Rifaremmo tutto quello che abbiamo fatto fino qui. Sono stati 15 anni intensi, pieni di gioia e di molti sacrifici. La musica ci ha dato la forza di superare tante difficoltà e per questo non l’abbiamo mai abbandonata. Don’t worry (Best Of 2005-2020) è molto più di una raccolta di successi e brani inediti, è la fotografia del nostro modo di vivere e concepire la musica, è l’essenza dei nostri primi 15 anni insieme».

Marco e Sara è uno di inediti più recenti dei Boomdabash: «Attraverso la storia di due ragazzi di paese vogliamo lanciare un messaggio per noi importante: nonostante la difficoltà di crescere in posti dove le aspettative sono poche è facile andare avanti se ci sono valori e sentimenti genuini, bisogna volersi bene e puntare tutto sull’amore. Quello che raccontiamo nella canzone è lo spaccato di tante vite comuni, al sud al nord o al centro Italia, può essere la canzone di tutti i ragazzi che pensano a sbarcare il lunario perché non hanno molte altre prospettive. Noi siamo la dimostrazione che una via d’uscita c’è sempre: per noi è stata la musica». Precisano ancora: «Siamo quattro ragazzi cresciuti per strada, in una cittadina del nord del Salento, Mesagne, in anni in cui la vita non era semplice. Durante la nostra infanzia sarebbe stato più facile prendere strade sbagliate. Abbiamo vissuto tra molti sacrifici, con difficoltà economiche e famigliari: la musica è stata la nostra via d’uscita. Eppure un po’ tutti ci dicevano che così non saremmo andati da nessuna parte, che avremmo dovuto trovarci un lavoro serio. Noi abbiamo sempre insistito. Veniamo dal niente e il piccolissimo posto che ci siamo conquistati nel panorama della musica italiana per noi è un grande risultato. Adesso il Salento è legato a cose belle, positive e costruttive, ma allora… pensate che stavamo registrando il nostro primo disco, avevamo uno studio molto modesto allestito in una casa di campagna. Una notte ci rubarono tutto per sfregio, perché stavamo provando a crearci un’alternativa: come ti rialzi da una cosa del genere? Magari hai 20 anni, non hai lavoro, hai fatto tanti sacrifici per comprare un pc e un microfono. E invece, ci siamo rialzati». E continuano a farlo, progettando: «Abbiamo tantissimo da fare, per prima cosa il singolo dell’estate. E poi vogliamo programmare il tour».

Dopo tanta strada comune chissà che paura avranno i Boomdabash: «Abbiamo una certezza, quella di doverci preparare al momento in cui le luci si spegneranno e la nostra vita tornerà alla normalità. Prima o poi ci si deve preparare a quello che verrà. Succede a tutti, a eccezione dei grandi mostri sacri». Oltre a questa consapevolezza, i Boomdabash ne nutrono un’altra di cui si fanno forti: «Veniamo da situazioni umili, abbiamo costruito mattone dopo mattone questo sogno fin da ragazzini e per non vederlo sfumare continuiamo a lavorare con la stessa passione di sempre».

 

CHI SONO

Biggie Bash è la voce del gruppo così come Payà, Blazon è dj e si occupa del campionatore come Mr. Ketra, che è anche beatmaker (vale a dire produttore). Hanno pubblicato sei album, compresa la raccolta di cui abbiamo parlato; il primo si intitolava Uno, ed è uscito nel 2008. Nel 2019 hanno partecipato al Festival di Sanremo, classificandosi undicesimi con Per un milione. Negli ultimi anni sfornano hit a ripetizione in particolare con la complicità di voci femminili, da Loredana Bertè ad Alessandra Amoroso, salentina come loro. Mr. Ketra (Fabio Clemente, l’unico abruzzese del gruppo) parallelamente lavora con Takagi, con cui forma un duo strabiliante di produttori: per esempio ci sono loro dietro Ciclone, successo realizzato con Elodie e Mariah con il featuring dei Gipsy Kings.

Francesca Binfarè

 

Subscribe
Notificami
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments