DOMANDA SULL’ANIMA

Buongiorno, faccio la catechista e i ragazzi di terza media mi hanno fatto questa domanda: Di cosa è fatta l’anima?
Volevo una risposta semplice ma efficace alla loro portata. Nel suo repertorio ha risposto a qualche domanda del genere?
La ringrazio sin d’ora.
Arianna, 21 anni

Mamma mia, che domande che fanno i ragazzi di oggi! E che compito importante ha affidato la comunità cristiana a voi catechiste e catechisti! Sono sicuro, cara Arianna, che avrai già consultato testi di teologia adatti, ma come sempre un conto è avere ben chiaro nella nostra testa cosa significhi una certa cosa, ma tutt’altra faccenda è spiegarla convincentemente a qualcun altro. Tanto più se ragazzi e ragazze. È la parte più difficile, ma quella più importante. Allora proviamoci…

A me piace pensare che l’anima sia tutto quello che… il corpo non è. Tutto ciò che è oltre il mio corpo, anche semplicemente nel senso che non saprei bene dove posizionarlo in esso: emozioni, sogni, progetti, affetti, paure, intuizioni, domande, sensi di colpa, amore, dove cavolo lo metto tutto questo?! Quel “qualche cosa” che sento dentro di me, che mi interroga, mi costringe a decidere chi voglio essere e cosa vorrei fare della mia vita, dove sta? Evidentemente è vero anche il contrario: il corpo è tutto ciò che l’anima non è. È concretezza, azione, qui e ora. Se vuoi, l’anima mi attira verso l’alto, il corpo mi tiene saldamente ancorato alla terra. L’anima non ha confini, il corpo è il sano e necessario principio di realtà di cui abbiamo bisogno per vivere.

Possiamo allora forse dire che l’anima è dove Dio si fa conoscere come bellezza, verità, giustizia, gioia, pienezza di vita per ognuno di noi. Ma del corpo abbiamo assolutamente bisogno per realizzare tutto ciò. E allora anche il corpo è Dio. Nell’anima Dio ci insegna che non c’è amore più grande che dare la propria vita per gli altri: se lo insegnasse al corpo, questo si ribellerebbe a simile eventualità! Però il corpo è necessario perché questa non rimanga semplicemente una bella idea, ma diventi scelta, quotidianità, stile di vita. E così l’uno ha bisogno dell’altro (di più: le neuroscienze ci insegnano che un po’ dell’uno c’è nell’altro e viceversa; non per niente quando abbiamo paura ci tremano le gambe o quando siamo emozionati diventiamo rossi in faccia, e in entrambi i casi c’è qualche parte del cervello coinvolta). Nessuno dei due va disprezzato, e di entrambi dobbiamo prenderci cura. Infatti risorgeremo anima e corpo! Salutami i tuoi ragazzi!

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